Erano coperti da strati di intonaco da almeno un secolo a Palazzo Pretorio: tre facciate restituite, la prima fu del ’95
Il sindaco Pierobon durante l’inaugurazione annuncia: Tra breve conclusi anche i lavori del museo del duomo”
“Cittadella non è solo le sue mura, ma come dimostra la conclusione di questi lavori, ha un patrimonio architettonico importante. Oggi una parte di questo è stata restituita alla città e non solo. Rappresenta una ulteriore attrattiva anche per i visitatori. A breve avremo anche la conclusione dei lavori del Museo del Duomo, altro spazio che darà ulteriore valore storico a Cittadella”.
Parole del sindaco Luca Pierobon al taglio del nastro, ieri mattina, di un vero e proprio tesoro ritrovato e restituito dopo più di un secolo ai cittadellesi ed a quanti verrano a Cittadella. Si tratta dell’inaugurazione della conclusione dei lavori che hanno interessato il quattrocentesco Palazzo Pretorio in centro storico a Cittadella, via Marconi.
Tre facciate rivelate
Ora sono rivelati in tutto il loro splendore gli affreschi esterni recuperati sulle facciate nord, est ed ovest. Intervento di pulitura, consolidamento degli intonaci, recupero e restauro delle opere realizzate con la tecnica a fresco. Lavori svolti dalla Estia di mastia Umbra, che si sono prolungati perchè lo scrigno di bellezza del Pretorio, splendidamente affrescato anche all’interno, ha rivelato molte opere. E’ stato sistemato anche il tetto. La facciata sud era stata recuperata nel 1995, ora tutte le altre.
“Un lavoro di grandissima precisione quello di eliminazione dell’intonaco coprente e del successivo recupero di più decori possibili, risalenti al tardo ‘400” ha spiegato il vice sindaco e assessore ai Lavori pubblici Marco Simioni.
In assoluto è una nuova visione di uno dei gioielli architettonici di Cittadella che si sta preparando nel migliore dei modi alla festa degli 800 anni nel 2020. Le quattro facciate sono scandite da tondi lacunari bianchi centrati con una rosa stilizzata, incorniciata da una fascia rettangolare con decorazione raffigurante l’acanto. Sono stati investiti 530 mila euro, dei quali 300 mila del Comune e 230 mila da parte dellla Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo.
Città sempre più d’arte
Il consigliere di quest’ultima architetto Adriaano Rabacchin: “Cittadella è un vero e proprio laboratorio. Lo ha dimostrato il restauro delle mura, ma non solo. Oggi anche questo lavoro che ha interessato una dimora storica. Dare luce a questo patrimonio contribuisce a rendere Cittadella ancor più Città d’arte”. Il Pretorio è sede dell’omonima Fondazione che organizza mostre ed eventi. Il presidente Piergiuseppe Baggio: “Curiamo i contenuti di questo palazzo, oggi ancor più splendido contenitore”.
Palazzo che è protagonista anche di un docufilm narrante la figura di Violante Bentivoglio Malatesta che vi visse due anni. Il regista Rocco Cosentino: “Sta avendo un grande successo, è in finale anche in un festival a Las Vegas”. “Il cantiere ha rivelato più affreschi di quanto immaginato”, ha spiegato l”architetto Alessandro Tessaro e il collega Paolo Pecorelli: “Sono stati utilizzati materiali di consolidamento per una lunga durata nel tempo”.
Lo storico cittadellese Giancarlo Argolini ha illustrato la vita del palazzo. Tra i presenti accanto agli assessori Marina Beltrame, Francesca Pavan e Diego Galli, l’assessore alla cultura di Carmignano Daniela Baldo e l’assessore all’ambiente di Grantorto Antonio Miazzo. Alla fine preghiera e benedizione dell’arciprete monsignor Luca Moretti.